Catania ha ospitato la mostra “Superstones: Gioielli dal cuore della Terra” del designer Giovanni Raspini, le cui opere ispirate ai minerali fuoriusciti dalle viscere della terra, potenti e misteriosi, sono state protagoniste di uno straordinario allestimento a Palazzo Biscari, terza e ultima tappa di un evento itinerante partito da Milano e ospitato anche a Roma.
Trenta gioielli unici, per stile, ricchezza e dimensione, hanno catturato lo sguardo dei visitatori presenti al vernissage. Vere e proprie opere d’arte, posizionate al centro della immensa sala dell’antica residenza nobiliare, in fila una dietro l’altra, adagiate su essenziali manichini neri, in una sequenza crescente di luce, bellezza, stupore. “Veri e propri frammenti narrativi” li ha definiti il designer Giovanni Raspini, in cui il decoro e la struttura del gioiello sono in perfetta sintonia stilistica con le pietre utilizzate.
“Presentare Superstones qui a Catania – ha dichiarato il gioielliere toscano – è stato molto emozionante, perché in questa terra si respira la forza del vulcano, che con la sua lava incandescente ha disegnato e modellato il suo territorio. L’elemento del fuoco in qualche modo ha creato una sorprendente connessione tra una città forgiata nella pietra e la nostra artigianalità orafa, espressione di un dialogo continuo tra materia, forma e funzione, ornamento, scultura e fusione a cera persa, che il metodo che caratterizza il nostro lavoro”.
“Pensavo a Superstones da molto tempo – ha proseguito Giovanni Raspini – con l’idea originale di sostituire, nelle mie creazioni di pezzi unici, minerali e pietre alle consuete gemme: utilizzare cristalli lucenti, minerali dai colori, dalle dimensioni e forme fantasmagoriche, pietre rare, materiali sconosciuti ai più, ma anche coralli e perle barocche”.
Tra i gioielli in mostra: la Collana Tutankhamon, realizzata con la meravigliosa pietra il Vetro del deserto, un minerale rarissimo di un colore paglierino che si è formata all’incirca 29 milioni di anni fa e che si trova incastonato anche nelle opere funebri del più celebre dei faraoni.
Il Bracciale Rane, realizzato con un raro esemplare di Uvarovite, proveniente dalla Russia, caratterizzato da un verde brillante che dà l’effetto di innumerevoli piccoli e lucentissimi cristalli verdi. Il presupposto perfetto per dissimulare una parete rocciosa ricoperta di muschio e nascosta in qualche foresta ombrosa.
La Collana Stone Reef in cui si incastona un campione di Vanadinite con un colore, una lucentezza e una trasparenza degna dei migliori esemplari di questa specie. Proprio anche grazie al fascino suscitato della cromia della pietra è diventata una delle protagoniste del progetto creativo; la Collana Pappagalli, con gli uccelli svolazzanti coperti di smalti colorati, le immense foglie tropicali in bronzo dorato e la grande malachite, un minerale di un verde intensissimo che ricorda, per forma e colore, il cuore pulsante e profondo della selva amazzonica; l’anello Profondo Blu, abbellito da un’intensa azzurrite, sulla quale delicati delfini in argento dorato saltano e si rincorrono; il Bracciale Drago, la cui ispirazione fantasy si confronta con la forza materica del metallo e gli artigli sembrano quasi avvolgere e dominare il polso umano, mentre un frammento di quarzo color arancio-ruggine rimane incastonato dietro la testa del mostro; la Collana Bollicine in un calcedonio color violetto, con le bolle sferiche realizzate in bronzo bianco ed alcune luminose perle barocche.
Come per le altre mostre del brand Giovanni Raspini, anche Superstones è una grande opera collettiva con diversi collaboratori di alto livello che hanno portato il proprio contributo concettuale ed artistico.